
Cosa succede se le leggende arturiane smettono di brillare di gloria e cavalleria, e si trasformano invece in un racconto crudele, ironico e sorprendentemente attuale?
Con Furiosa, Geoffroy Monde e Mathieu Burniat ci regalano un fantasy che non teme di ribaltare l’immaginario cavalleresco: Re Artù non è più il sovrano eroico che tutti conosciamo, ma un vecchio re decaduto, stanco e reso potente solo dalla spada magica forgiata da Merlino. Ed è proprio attorno a questa spada – annoiata e pungente come un personaggio a sé stante – che prende vita la ribellione della giovane principessa Ysabelle.
Promessa in sposa contro la sua volontà a un baronetto meschino e grottesco, Ysa non accetta di essere una pedina nel gioco politico di corte. Le tavole del fumetto ce la mostrano rossa di rabbia e di vergogna, intrappolata in un mondo che non le appartiene, costretta a sorrisi forzati e a promesse di “doveri coniugali” che rivelano tutta la brutalità di una società che pretende di controllare il corpo e la vita delle donne.

Ma Furiosa non è solo denuncia: è anche avventura, ironia, e soprattutto un viaggio di trasformazione. La storia si struttura come un percorso in capitoli che seguono le metamorfosi della protagonista: principessa, guerriera, regina. Ogni fase è una tappa di crescita, una lotta non solo contro il mondo esterno ma soprattutto contro le proprie paure e fragilità. La principessa ingenua e arrabbiata lascia il posto a una combattente che impara a cavarsela tra inganni, imboscate e amicizie inaspettate, fino a maturare in una figura regale, capace di assumersi il peso delle proprie scelte e di guidare il proprio destino.
Le atmosfere ricordano una fiaba nera: oscure, sarcastiche, a tratti disturbanti, ma sempre animate da una vena satirica che sdrammatizza e rende la lettura irresistibile. Le espressioni dei personaggi – gli occhi spalancati di Ysa, i sorrisi vischiosi degli uomini di potere, il grottesco splendore dei banchetti – parlano da sole e amplificano il contrasto tra innocenza e corruzione, sogni e disillusione.
Eppure, dietro l’ironia e il tono fiabesco, quello che resta è il messaggio più potente: ognuno di noi può scegliere di non restare incatenato al ruolo che gli altri hanno scritto. La furia di Ysa è la rabbia che conosciamo tutti, quando la vita sembra imporci un copione che non sentiamo nostro. La sua fuga, la sua lotta e la sua crescita ci ricordano che la ribellione non è capriccio, ma bisogno vitale di libertà.
Furiosa arriverà in libreria il 19 settembre edito Tunué, pronta a catturare chi ama il fantasy, le rivisitazioni originali e i racconti di crescita e emancipazione.
Io l’ho letta come una fiaba nera, sì, ma anche come un grido luminoso: quello di chi non accetta di restare al suo posto, e decide di riscrivere da solo la propria storia.
Chi è Geoffroy Monde?

Geoffroy Monde è nato e vive a Lione. Influenzato da Goossens, Pierre La Police e Gotlib, Geoffroy Monde ha iniziato a pubblicare, dal 2007, fumetti online sul suo blog di fumetti Saco: Pandemino. Nel giugno 2016 il suo lavoro De rien (Delcourt) è stato premiato da RTL come fumetto del mese. Dal 2018 pubblica la serie fantasy Poussière (Delcourt). Nel 2020 ha pubblicato per la collana erotica BD-Cul de Les Requins Marteaux Le Privilège des Dieux e nel 2021 ha pubblicato la raccolta di racconti Institut Fluide (Fluide Glacial).
Chi è Mathieu Burniat?

Mathieu Burniat è nato nel 1984 a Bruxelles. Laureato in disegno industriale, ha lavorato come designer facendo diversi viaggi in Cina. Ha firmato fumetti di vario argomento, da Shrimp (Dargaud, 2012), il suo esordio, titoli divulgativi come Le Mystère du monde quantique e Une mémoire de roi e progetti che riflettono il suo interesse per la natura e la gastronomia come La Passion de Dodin-Bouffant, Trap, Sous Terre.
Si ringrazia sentitamente la casa editrice per averci fornito la copia ARC per questa recensione